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ZANCONATO (2012)
In questo volume sono raccolti e riprodotti molti dei lavori realizzati da Barbara Zanconato negli ultimi cinque anni (2007-2012) ed esposti in tre principali mostre che l’hanno vista come protagonista.
Purtroppo non è materialmente possibile riprodurre su carta l’atmosfera e la tensione emotiva che si percepisce di fronte alle sue opere soprattutto se collocate in percorsi espositivi che ne esaltano la lettura e la profonda carica espressiva
La Zanconato ama curare personalmente l’allestimento delle sue mostre e questo anche perché, a differenza di tanti artisti contemporanei, i suoi cicli di opere sono caratterizzati dallo sviluppo di tematiche ben precise. Le opere, eseguite con modalità espressive anche estremamente diverse, si inseriscono, infatti, all’interno di un discorso molto lungo di cui ogni opera rappresenta una frase, una frase soltanto. 
Ecco allora che le mostre della Zanconato non sono solo semplici esposizioni di lavori ma diventano un racconto, una storia e le opere, come in un libro, rappresentano un momento del percorso fatto di immagini, parole, note e sensazioni, di discorsi non detti ma visti, di inviti a riflettere e a leggere nelle opere frammenti delle proprie emozioni.
Questo aspetto cattura e coinvolge fortemente i visitatori più sensibili come testimoniano le scritte lasciate nei livres d’or delle mostre e di cui troviamo un piccolo estratto nella parte finale della presente raccolta. 
Pur con i limiti sopra esposti, si è cercato qui di restituire, con l’aiuto dell’Autrice, almeno una parte di quell’atmosfera, costituita dal legame, dal dialogo tra le opere e dalla loro sequenza proposta nelle mostre. 
In base a questo principio, all’inizio delle diverse sezioni, sono stati introdotti anche i discorsi inaugurali delle mostre perché, oltre a rappresentare una testimonianza diretta della poetica della Zanconato e dei suoi intendimenti espressivi, ci rivelano al contempo, la sua originale visione dell’arte come una sorta di suo manifesto programmatico.
 
Anche e soprattutto per questo, il ricorso a ready-mades, collages e decollages, oggetti e materiali di scarto e di recupero ecc.. non va visto come semplice citazione di maestri che hanno lasciato una traccia nel suo percorso, ma come elemento funzionale e fondamentale per l’espressione della sua tensione creativa e della sua sensibilità artistica
In tutto questo va tenuto anche conto del personale punto di vista dell’artista particolarmente attenta al mondo femminile (come emerge per esempio dagli artist’s books presentati nelle pagine finali di questa raccolta) e più in generale al mondo delle emozioni. È interessante rilevare come l’attenzione al mondo femminile di Zanconato non abbia lo scopo di rivangare superate stagioni femministe ma al contrario, di stimolare la condivisione dialettica di visioni diverse, nella convinzione che, in realtà non siamo maschi e femmine ma semplicemente persone ognuna con la sua diversità ed unicità. Da questo punto di vista la produzione artistica di Barbara Zanconato è costantemente alla ricerca di una forma di linguaggio privo di genere.  
Vi sono infine altri due aspetti peculiari che caratterizzano la poetica della Zanconato discostandola in modo netto dal panorama artistico contemporaneo e non: il primo è la visione dell’arte come mezzo fondamentale per il ricongiungimento dell’uomo moderno con la sua natura più profonda, nascosta sotto strati e strati di sedimenti culturali che ci sono stati, anche inconsciamente, imposti. Quindi arte come strumento di conoscenza e di liberazione/valorizzazione di se stessi, in primo luogo, e di ciò che ci circonda, in secondo luogo. L’arte, cioè, come luce per una diversa visione di noi stessi, delle cose, del mondo. 
Un secondo è l’utilizzo dell’arte come fondamentale elemento pedagogico che lei mette in atto con le sue attività rivolte a bambini e adolescenti, più predisposti a cogliere nuovi orizzonti, per diffondere la sua visione del mondo, animata dall’inguaribile ottimismo sulle possibilità e capacità umane. All’interno di questa visione, la sensibilizzazione delle nuove generazioni, meno contaminate dalle sovrastrutture culturali correnti, diventa un bisogno oltre che un elemento caratterizzante della sua attività artistica, perché il suo motto deeds not words vale, in primis, per se stessa. 


 
 
Andrea Fallini 
introduzione del catalogo
ZANCONATO, novembre 2012 
edizione limitata, 
148pag., 21,7x30,5cm